Conferenza stampa al Piazzale Michelangelo


Venerdi 18 ottobre sciopero generale con manifestazione a Roma indetto da Confederazione Cobas e Confederazione USB
 
Per dire no alla politica di austerity a senso unico portata avanti dai Governi negli ultimi anni, che per salvaguardare gli interessi delle Banche sta riducendo in condizione di povertà la gran massa dei lavoratori, dei pensionati e dei precari, riconducendo questo paese a livello di potere di acquisto di 30 anni fa.
Contemporaneamente la disoccupazione giovanile ha toccato livelli mai visti dal dopoguerra ad oggi, mentre aumentano ogni giorno le persone che perdono il lavoro senza la speranza di ritrovarne un altro, mentre si allontana grazie alla legge Fornero anche la possibilità di accedere alla pensione.
Insomma siamo di fronte ad una situazione che ogni giorno diventa più difficile e dove si perdono sempre più diritti ed il rispetto della dignità.
A fronte di questo la classe politica dominante parla di tutto meno che dei problemi reali della gente e del paese, mentre i sindacati complici che ormai sono appendici della politica nazionale: tacciono!
Ma c'è anche qualcuno che dice no, che dice che è l'ora che questa crisi venga pagata dai potentati politici economici che l'hanno generata, e dice basta a che le masse popolari di questo paese debbano farsi carico dei disastri generati da una classe politica incapace ed ingorda, che per 20 anni ha saputo discutere solo sul problema Berlusconi si Berlusconi no, mentre il paese se ne andava allo sfascio, le aziende delocalizzavano, le aziende strategiche del paese venivano vendute per un piatto di lenticchie.
Ci sono quindi tanti motivi per tirare un calcio ai luoghi comuni e per rialzare la testa a partire dallo sciopero del 18 ottobre e dalla manifestazione che si terrà a Roma.
 
FERMIAMOCI PER FERMARLI
 
Confederazione Cobas  - Confederazione USB